Le zecche possono trasmettere alle persone agenti patogeni responsabili di diverse malattie quali:
- encefalite virale da zecche (TBE, Tick Borne Encephalitis)
- rickettsiosi (febbre bottonosa del Mediterraneo)
- borreliosi di Lyme
- febbre emorragica di Crimea-Congo (CCHF)
Si tratta di zoonosi, cioè di malattie veicolate dal morso o dalla puntura della zecca.
Cos’ è la TBE?
La TBE (Tick Borne Encephalitis), encefalite da zecche, è una infezione acuta grave del sistema nervoso centrale causata da un Flavivirus. Circa due terzi delle infezioni umane da virus TBE sono asintomatiche. Nei casi clinici, la TBE ha spesso un decorso a due fasi: una prima fase (dura circa 5 giorni) con sintomi aspecifici (febbre, affaticamento, cefalea, mialgia, nausea), seguita da un intervallo asintomatico di sette giorni e una successiva seconda fase sintomatica con interessamento del sistema nervoso centrale (meningite, meningoencefalite, mielite, paralisi, radicolite). Sono possibili conseguenze neurologiche a lungo termine e anche la morte. Oltre che dal morso di una zecca infetta, può essere causata occasionalmente dal consumo di latticini non pastorizzati.
Cos’è la Rickettsiosi?
La Rickettsiosi (febbre bottonosa del Mediterraneo) è un’infezione causata da batteri del genere rickettsia trasmessi da varie specie di zecche dure, soprattutto da Rhipicephalus sanguineus un parassita abituale dei cani e di altri animali domestici e selvatici come bovini, ovini, caprini, conigli e lepri.
Si presenta come una malattia acuta febbrile con diversi gradi di severità. All’esordio dei sintomi, nella sede del morso di zecca, può essere presente la manifestazione cutanea tipica della malattia, ovvero una lesione ulcero-necrotica di alcuni millimetri di diametro, nota anche come “tache noire”.
Durante la prima settimana di malattia può, inoltre, essere presente un eritema generalizzato di tipo maculo-papuloso.
La febbre bottonosa del Mediterraneo generalmente regredisce in pochi giorni con un’adeguata terapia, ma se non trattata può causare forme letali, soprattutto in soggetti anziani o con ridotte difese immunitarie.
In Italia la malattia è endemica, come in altri paesi mediterranei e nord-africani dove, in molti di questi, negli ultimi anni, si è assistito a un aumento dei casi. Un’adeguata azione preventiva nei confronti delle rickettsiosi può consistere nell’effettuare adeguati trattamenti antiparassitari sugli animali, in particolare su quelli domestici, con tecniche di profilassi del contagio come l’isolamento e la disinfestazione ambientale.
Cos’è la Borreliosi di Lyme?
È un’infezione di origine batterica causata da batteri del genere Borrelia (Borrelia burgdorferi sensu lato) che può colpire diversi tessuti. Nella fase precoce di malattia, successivamente al morso di zecca compare un’eruzione cutanea rossa (chiamata eritema migrante) che si diffonde ad anello dal sito del morso. Entro qualche settimana fino a qualche mese dopo l’infezione i pazienti possono sviluppare disturbi neurologici, osteoarticolari, cardiaci e cutanei.
I sintomi sono fluttuanti e possono durare per mesi e cronicizzare. I casi rari di cronicizzazione possono evolvere in alterazioni del sistema nervoso centrale e periferico. Le zecche che la trasmettono la malattia prediligono un ambiente relativamente umido e freddo (come i pascoli e i boschi).
Roditori selvatici e altri mammiferi e uccelli fungono da serbatoio delle forme immature delle zecche (larve e ninfe), mentre cervi, cavalli e altri mammiferi di grandi dimensioni rappresentano gli ospiti più comuni delle femmine di zecche adulte.
Cos’è la Crimean Congo Haemorragic Fever?
L a Crimean Congo Haemorragic Fever (CCHF) è una delle arbovirosi più diffuse al mondo, presente in varie parti di Africa, Asia, Est Europa. È una febbre emorragica provocata da un virus del genere Nairovirus che si trasmette per lo più attraverso la puntura di zecche infette e può provocare gravi epidemie, con tassi di mortalità dal 10 al 40%. Il virus che causa questa malattia circola in natura tra zecche e svariate specie domestiche e selvatiche. Negli animali il virus è spesso asintomatico mentre nell’uomo la malattia è spesso grave.
Quali zecche sono più diffuse in Italia?
In Italia, le zecche a cui prestare particolare attenzione sono due:
- la zecca del cane (Rhipicephalus sanguineus)
- la zecca dei boschi (Ixodes ricinus)
Fonte: Ministero della Salute